sabato 28 agosto 2010

La Garçonne


Dopo la guerra del 1915 -1918 lo scenario europeo cambiò profondamente. Sul piano culturale e mondano decadde definitivamente la classe aristocratica prebellica mentre personaggi del tutto nuovi salirono alla ribalta: milionari d’oltreoceano, psichiatri, pittori surrealisti e cubisti. Dopo quattro anni di privazione e di austerità e dopo tanti morti scoppiò la gioia di vivere. Le mode americane invasero ogni settore: ora si bevevano solo cocktail e ai whisky, le jazz band proliferarono, il valzer fu sorpassato dai blues, dal fox-trot e dal charleston, vero e proprio simbolo di quell’epoca. Orami si andava a teatro per vedere le riviste musicali e il cinematografo, che stava trasformandosi in una grande industria. Il fenomeno più importante fu però l’emancipazione femminile: durante la Grande Guerra le donne avevano rimpiazzato gli uomini nelle fabbriche, negli uffici, negli ospedali, insediandosi perfino in posti dirigenziali. Ormai coscienti delle loro capacità, dopo il conflitto non vollero più tornare tra le mura domestiche e pretesero di vivere più liberamente, affiancando l’uomo nelle Università e in parecchie altre professioni.

La giovane donna liberata e indipendente fu chiamata Flapper nei paesi anglofoni e Garçonne in Europa. Il nome nacque da un romanzo di Victor Margueritte, considerato scandaloso perché la sua eroina Monique, aveva avventure sessuali. Nonostante le condanne, comportarsi come una Garçonne diventò uno degli atteggiamenti più à la page dell'epoca: le ragazze fumavano, frequentavano i cocktail partie e i night club alla moda. Il tipo fisico era quello della giovane donna magra e senza seno, con gambe lunghe e nervose che furono mostrate per la prima volta nella storia della moda: poco dopo il 1920 infatti, gli abiti femminili cominciarono ad accorciarsi fino ad arrivare sotto al ginocchio nel 1925. Fu una rivoluzione condannata invano dalle autorità religiose: il vescovo di Napoli ad esempio, dichiarò che il terremoto di Amalfi era dovuto alla collera di Dio davanti alla nuova, indecente moda. Molte ragazze iniziarono a truccarsi, dipingendosi le labbra e mettendosi il rossetto ad imitazione delle star hollywoodiane, ma soprattutto si tagliarono i capelli corti sotto le orecchie. Anche le donne più anziane si adeguarono, cercando di sembrare giovani a tutti i costi: le chiome recise erano conservate in un pacchetto, e non si poteva far miglior complimento a una madre dicendole:”vi avevo scambiato per vostra figlia”. L’acconciatura, di moda fino alla fine degli anni Venti, fu per l’appunto detta alla Garçonne o in Italia, “alla maschietta”.

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